L’età del bronzo a fumetti

Non fa male tornare alla madre di tutte le storie e di tutte le leggende: la guerra di Troia. Se l’Iliade è il racconto per eccellenza di un piccolo brano di quell’evento storico che con buona probabilità ha avuto luogo nell’attuale Turchia nel XIII secolo avanti Cristo, il materiale di partenza che ha permesso al fumettista statunitense Eric Shanower di rinarrare in modo avvicente anche per il pubblico di oggi una storia vecchia come il mondo non si limita a Omero, ma spazia dalle tragedie di Eschilo a Shakespeare, dall’arte e dall’architettura micenee alle poesie di Esiodo, agli scritti degli archeologi che hanno ritrovato le rovine dell’antica città mediorientale.
L’età del bronzo è un lavoro immane iniziato nel 1991 e terminato solo nel 2013, in parte già pubblicato in Italia qualche anno fa ma ristampato in questi mesi in una edizione definitiva pressoché perfetta in (previsti) sette volumi, con nuove traduzioni e nuovo lettering, dalla benemerita Magic Press, rendendo finalmente giustizia a un autentico capolavoro del fumetto mondiale. Che è poi, non troppo prevedibilmente, anche una storia dai risvolti omosessuali, spesso occultati da tutte le ultime versioni per il grande pubblico. Shanower, gay dichiarato, decide di tralasciare l’aspetto divino dei racconti omerici, relegandolo ai sogni e alle visioni dei personaggi, dando risalto piuttosto alla natura più umana di re, condottieri e sacerdoti: Agamennone e Priamo, Achille e Paride soffrono, invecchiano, mentono, si lasciano trasportare dall’orgoglio ma anche dalla passione erotica; quella di Achille per Patroclo ha un ruolo di tutto rispetto nel lavoro di Shanower, in parte nelle ultime pagine del primo volume (Mille navi, 288 pp. in b/n, euro 15) e per una buona porzione di tutto il secondo (Sacrificio), entrambi già disponibili nelle librerie. Se la storia non fosse già parecchio coinvolgente di suo, basterebbe la superba maestria dell’autore nel disegnare i maschi achei e troiani (col pelo!) per farcela amare con ancora meno ritegno…
Dall’epica antica a quella zombie: mentre nella serie TV di The Walking Dead le voci sul probabile coming out della figura di Daryl si fanno più insistenti, nel fumetto in edizione mensile da edicola (di Robert Kirkman, Charlie Adlard, Stefano Gaudiano e Cliff Rathburn, Saldapress, 56 pp. cad., 2,50 euro cad.) i personaggi gay come il reclutatore Aaron hanno uno spazio sempre meno marginale nella sanguinosa lotta per la sopravvivenza di Rick e compagni; con qualche uscita allo scoperto assolutamente inaspettata riservataci dalla saga in sei albi Guerra totale, appena conclusa.

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