Rose, Colonia, Mustang, Pride e Ford. Sono questi i principali ingredienti di una tre giorni alla quale ha partecipato “Pride” trasferendosi a Colonia, in Germania, lo scorso week end per vivere in prima persona la Christophe Street Day, la parata dell’orgoglio lgbt, e stilare un difficile confronto con la fierezza italiana. L’occasione è l’uscita sul mercato europeo dei bolidi della Ford, la nuova Ford Mustang, per la prima volta in vendita sul nostro mercato e la Ford Focus ST, tra gli sponsor principali della manifestazione e di certo brand non timido per la comunità lgbt. E la differenza si coglie immediatamente. Da una parte c’è l’invito di Ford, e l’accoglienza calorosa del Ford Globe LGBT, il gruppo aziendale di persone gay, lesbiche e tras, dall’altra l’Onda Pride italiana che ha visto affacciarsi, per la prima volta ai pride di grandi aziende come l’italiana Vitasnella o le americane Microsoft e Google. Dalle parti del comparto auto purtroppo l’orgoglio italico latita.
L’Arcobaleno su Colonia. L’accoglienza è di quelle a cinque stelle: la città è adagiata sul Reno e su tutto il panorama si stagliano le due torri del celebre duomo barocco che sfiorano i centosessanta metri (la terza chiesa più alta del mondo) che da solo vale la visita alla città. C’è spazio per musei importanti, parchi (il giardino botanico è tra i più interessanti del centro-Europa) e una città vivacissima dal punto di vista artistico e musicale. Ma veniamo alle gaye celebrazioni.
Il centro storico di Colonia è un arcobaleno a cielo aperto: bandiere ovunque, vetrine addobbate di orgoglio, tre palchi enormi, musica elettronica e grande attesa per Conchita Wurst, madrina dell’evento. Gli stand di associazioni lgbt sono decine (dall’associazione per la valorizzazione della storia gay locale a visibilissimi banchetti di associazioni per sieropositivi). Non manca lo street food locale, birre (a ettolitri), wurstel e migliaia di persone che festeggiano le persone gay, lesbiche e trans.
Qui l’orgoglio è andato oltre, e tutta la città è in piazza a celebrare la diversità riconoscendosi nello slogan della marcia di quest’anno e cioè “La diversità? Insegna a vivere”. Il confronto con l’Italia incomincia a diventare difficile, anche se in piccolo il Pride Park di Roma e la Pride Square di Milano, che hanno accolto decine di persone, non possono che essere la promessa delle gradi feste dell’orgoglio che prima o poi arriveranno anche in Italiae che in Germania sono una realtà.
Alla guida di un’auto-icona. Il viaggio è anche l’occasione per provare due nuovi modelli di auto della Ford. Giusto il tempo per qualche suggerimento “siate prudenti è una macchina muscolare” e ci troviamo al volante di una nuova Ford Mustang rosso sportivo, avvertendo evidentemente la vertigine del brivido. La sintonia con la supercar (l’acclamato motore Ford V8 5.0 eroga 418 cavalli e 524 Nm di coppia),che non passa evidentemente inosservata per le vie della città, è immediata che risponde con dolcezza aggressiva a ogni sollecitazione. Abbracciati da un comodo schienale sportivo apprezziamo gli interni aerodinamici e la connettività totale della vettura e ci lasciamo alle spalle la città, schiacciamo a tavoletta giusto per godere della potenze sicura del motore. La sensazione che si prova al volante di una Mustang è viscerale: design, sound e prestazioni creano un’esperienza avvolgente e totalizzante. La meta è un fiabesco castello, Schloss Bensberg, che ospita e uno tra migliori ristoranti stellati al mondo, il Vendôme . Ci infiliamo per stradicciole di campagna che incautamente prendiamo, tra prati verdi, fattorie e mucche, ma lei docile si lascia guidare ovunque, per poi conquistare ogni rettilineo con sprint ed eleganza.
Ford Mustang è un concentrato di tecnologia: affrontando una strada di montagna o i cordoli della pista, il guidatore può modificare in tempo reale il comportamento dell’auto regolando la sensibilità del servosterzo e l’intensità dell’intervento dei sistemi di controllo della stabilità, adattando l’auto a ogni possibile condizione della strada.
Giusto il tempo per un pit stop per un cambio auto e proviamo la nuova sportiva di casa Ford, la Ford Focus ST, prestazioni, efficienza e un motore immenso. E’ un’auto spinta dall’alto dei suoi 185 cavalli, e convince per il carattere sportivo e dinamico della silhouette aggressiva con cofano scolpito e fendinebbia squadrati. Ma torniamo alla Mustang, un orgoglio di auto, che il giorno dopo non mostrerà alcuna timidezza a mostrarsi in prima fila alla parata del Pride di Colonia.
Il Pride più grande della Germania. Il celebre carnevale di Colonia ha influenzato direttamente il Pride che da queste parti è un carnevale estivo, imbottito di migliaia di persone. Qui, a differenza dell’Italia, quindi nessun problema a fare i conti con una sana baracconaggine: l’orgoglio è in festa e la diversità si celebra nella diversità. Drag teutoniche incedono su tacchi vertiginosi abbigliate in maniera improbabile mescolate a ogni forma (e dimensione!) di feticismo. Calciatorini, lattex, pelle, orsi con make up pesante e borchie non spaventano le famigliole tedesche che partecipano all’orgia di tolleranza che sfila per ore per le strade della città. Ford ci ospita, insieme al gruppo di lavoratori lgbt, sul suo carro, il ventisettesimo della parata infinita, dato che fa impallidire se pensiamo alle poche attività commerciali che sponsorizzano l’orgoglio italiano. Ma la parata ha sfumature politiche. Un collaboratore di un noto magazine tedesco ci spiega che sono molto arrabbiati perché l’Irlanda li ha superati con il matrimonio, mentre restano fermi al palo delle unioni civili. Un commento su quanto accade in Italia sul tema evidentemente è del tutto superfluo.
Per ore distribuiamo rose e lecca lecca sentendoci, come mai prima, parte di una comunità che ha una visione comune e capace di imparare e insegnare il valore della diversità. Danke schön Germania.
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