Piaceri e “debosce” al maschile

L’ultimo libro curato ed edito da Madame Nicole Canet è, come d’abitudine, elegante e soprattutto quanto mai intrigante. Certo Plaisirs et débauches au masculin 1780-1940, in italiano “Piaceri e debosce al maschile”, è un po’ costoso (€ 78,00, acquistabile sul sito www.aubonheurdujour.net), ma vale interamente la spesa. Innanzitutto per le 275 illustrazioni curiose e rare, la maggior parte delle quali in vendita nella sua galleria d’arte (sita in rue Chabanais, a Parigi): disegni, stampe, documenti e fotografie, talora inediti e tutti estremamente erotici, se non in pratica pornografici.

Il libro ricostruisce a 360 gradi la società libertina e gaudente europea in un arco di tempo che va dalla Rivoluzione francese fino all’ultima Guerra mondiale. Grazie a esso scopriamo il largo ventaglio di piaceri, i giochi d’amore e i fantasmi erotici in voga in quegli anni, nei quali rientravano anche le miniature persiane e le stampe cinesi, tra Abû Nuwas e il kamasutra. Tra i capitoli più intriganti spiccano quelli sui dandy, come Robert de Montesquoi, sugli scrittori Oscar Wilde, Jean Lorrain e Jacques d’Adelswärd-Fersen e soprattutto quello sulle debosce, ossia quando c’è un uso eccessivo dei piaceri carnali, vissuti senza limite alcuno. Ecco dunque il capitolo su “stupri e orge” (tra cui le coinvolgenti orge dionisiache del tedesco Hildebrandt), sull’onanismo, sui preservativi (molto divertente), sui bordelli maschili, sui luoghi di battuage e sulla prostituzione. Di quest’ultima vengono ricordate tutte le dinamiche: i luoghi dove ci si prostituiva, le pratiche esperite, i protagonisti (magnaccia e clienti, spesso marinai e militari, da un lato, i mantenuti e i prostituti, i cosiddetti bardaches, dall’altro).

Largo spazio è poi dedicato alle fotografie licenziose. Scattate spesso presso lo studio di un fotografo, preparato appositamente, prevedevano anche l’utilizzo di modelli retribuiti, spesso amici dei prostituti o ragazzi che arrotondavano i loro scarsi introiti. Queste foto – che non era vietato possedere ma che non si potevano esporre e di cui non si poteva comunque fare commercio – entravano in un mercato clandestino quanto mai esigente di continue novità. In esse non c’è pratica sessuale che non sia messa in essere, anche se oggi fanno un po’ sorridere per una certa ingenuità di fondo.

Tra le illustrazioni più belle spiccano gli acquerelli, finora mai pubblicati, di un manoscritto confidenziale del pittore Arthur Chaplin (1869-1935) realizzato quando aveva 19 anni, in cui si esalta il desiderio nei confronti del corpo maschile e le stampe di Andréa de Nerciat (1739-1800), dalla sessualità libertina, tormentata e gaudente nello stesso tempo.

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