Non vorrei partire con il piede sbagliato. Chiariamo subito che per feticismo si intende lo spostamento del desiderio sessuale, generalmente rivolto a una persona nella sua totalità, a un particolare specifico, come una parte del corpo, un indumento o un altro oggetto inanimato. Le associazioni simboliche si sprecano, ma non serve scomodare esperienze rimosse o lontani ricordi di infanzia: il feticcio può anche derivare da accostamenti inconsci.
In cima alla classifica delle parti del corpo più adorate ci sono i piedi. Tanto che il foot worship (ovvero “culto del piede”) sembra diventato ormai una moda, che non conosce distinzione di genere o di orientamento sessuale.
Per un neofita potrà sembrare strano, ma ci sono tantissime pratiche, con nomi specifici e un gran seguito di estimatori. Il footjob è quella forse più connessa al sesso, trattandosi di banale masturbazione eseguita con i piedi (nudi o con le calze, a seconda di quanto è articolato il feticismo). Il solletico (tickling) rientra in questa categoria di giochetti, e pure lo sniffing e il licking, che da come si può facilmente immaginare, riguardano l’annusare e il leccare i piedi del partner (puliti o sudati, a piacere).
Esiste poi nello specifico una serie di attività legata alla sottomissione. Ma è meglio andarci con i piedi di piombo. Il trampling, praticato dai master in contesti sadomaso, consiste nel calpestare a piedi nudi, ma anche con scarpe, stivali o calzature sportive, il corpo del proprio schiavo. Per restare in argomento: citiamo il barefoot bondage, che altro non è che legare una vittima scalza, e il bastinado, cioè la flagellazione delle piante dei piedi, generalmente eseguita con una frusta o una verga dura (e per verga si intende semplicemente qualcosa come un bastone o una bacchetta di legno, ça va sans dire).
Il signor Richard von Krafft-Ebing, psichiatra e neurologo tedesco vissuto alla fine dell’Ottocento, con la sua opera Psychopathia Sexualis fu uno dei primi a indagare le perversioni sessuali, coniando i termini sadismo, masochismo e spostando, già allora, la definizione di omosessualità dal territorio delle perversioni a quello delle semplici varianti del comportamento umano. Pionieristico. Tra le righe del suo lavoro troviamo anche una specifica interessante: il feticismo per una parte del corpo è una tendenza per lo più maschile. Non fatico a crederlo.
A Milano, Roma e in altre numerose città italiane, è diventato facile trovare serate a tema nei locali gay: sneaker & foot party di ispirazione tedesca (loro sono sempre un passo avanti in fatto di porcate) raccolgono gli estimatori del genere. Unica regola: indossare scarpe da ginnastica. E chiaramente niente profumo.
Praticamente qualsiasi sito porno gay ha ormai una sezione foot fetish o feet, nella quale è possibile trovare disparati video dove ragazzi più o meno bellocci si danno grandi leccate e succhiate spesso senza nemmeno scomodare l’uccello. Perché l’adorazione del piede prescinde dal resto, che a volte c’è e a volte no. Quindi non restateci male se la sessione non si conclude con fronti sudate, schizzi e spruzzi scenografici. Quella è tutta un’altra roba. Cercando sul web, si trovano blog che raccolgono fotografie dei piedi degli attori porno (e non). È un lavoro certosino, anche perché, non sempre i piedi vengono inquadrati.
Anche sui forum specializzati, tra fotografie e consigli per scegliere la serata e il locale migliore, stanno tutti sul piede di guerra, attentissimi alle ultime tendenze e mode in fatto di estremità inferiori.
E non dimenticate che i piedi non sono tutti uguali, guai a dichiarare il contrario. C’è chi ha il piede egizio, chi greco, chi romano. Il rapporto di lunghezza tra alluce e secondo dito è il dettaglio che fa la differenza. Specifica importante per tutti quelli che se lo stanno domandano: no, non è stata provata alcuna correlazione tra la grandezza del piede e quella dell’uccello.
Personalmente non vorrei finire col tenere il piede in due scarpe, ma penso di poter affermare tranquillamente che un bel 46, sovrastato da un altrettanto ponderoso uomo, magari spallato e con due belle gambe tornite a mo’ di tavolo stile impero, farebbe gola a molti. I piedi sono le estremità delle persone, le fondamenta del corpo, un mezzo di trasporto dato in dotazione alla nascita. Sentirsi attratti da qualcuno con delle fondamenta stabili e sicure, è tutto sommato prevedibile e quasi retorico.
Intendiamoci: non si può affermare che due bei piedi siano sinonimo di affidabilità in un uomo, quando magari rappresentano soltanto un’efficace via di fuga per darsela a gambe con rapidità. Feticisti o meno, concentriamo l’attenzione sui dettagli, e impariamo a scrutare una persona senza dimenticare nulla. Dalla testa ai piedi, ovviamente.
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