Nudi alla meta

“Spogliati, voglio vederti nudo”. Così inizia Nude, il nuovo album degli Irrepressibles (www.irrepressibles.com), l’ensemble orchestrale diretto da Jamie McDermott, balzato tre anni fa all’attenzione della critica inglese per il suo straordinario spettacolo che accomuna musica e teatro. A tre anni dall’acclamato debutto, questo nuovo disco prosegue il discorso iniziato con Mirror Mirror: l’esperienza dell’amore, la ricerca del proprio essere e dei propri equilibri, questa volta affrontati senza veli – nudi, appunto. Non è quindi una richiesta a sfondo sessuale esplicita, quella che introduce Pale Sweet Healing (dopo l’intro orchestrale Time Passing), quanto una istanza di sincerità, di onestà.
Doti che gli Irrepressibles hanno già dimostrato a partire dal primo singolo estratto dall’album, Arrow (vedi Pride luglio 2012), il cui video è stato dapprincipio censurato per l’omoerotica situazione suscitata dai due modelli Theo Stacey e Jordan Hunt, avvinghiati in una lotta che ha molto poco di virile. È proprio in questo brano che McDermott racconta il tumulto della propria adolescenza, l’appropriarsi della propria coscienza adulta attraverso l’innamoramento per un altro ragazzo. È un brano poetico, che esprime la bellezza e la fragilità dello spirito umano, manifestata attraverso la voce malinconica del cantante.
Lo stile drammatico dark riecheggia in tutto l’album, sottolineando l’amore di Jamie per i toni cinematografici forti e surreali di Rainer Werner Fassbinder e Kenneth Anger, persino quando si avverte la luce, l’emancipazione agognata in New World (“Mostrami le tue ragioni per lottare, io sarò qui al tuo fianco. Mi hanno accecato con le regole quando ero bambino, tutto intorno le vane dicerie sul modo in cui viviamo…”).
Electro-kitsch è invece la definizione che potremmo dare a Tears; elettronica anni ’80 e prog-rock anni ’70 si amalgamano con un testo semi-autobiografico in cui McDermott canta le proprie insicurezze con le lacrime – di un clown – agli occhi.
Ma poiché è l’amore che ci salverà, ecco che gli Irrepressibles attuano il loro colpo a effetto: il 14 febbraio scorso, in occasione di San Valentino, viene pubblicato sulla rete il video di Two Men In Love, un collage di baci attraverso i quali la band afferma l’imperturbabilità di un amore universale. Il brano – come si legge dalla loro pagina su Facebook – è la potente confessione di un amore incondizionato tra due uomini di fronte a un mondo ottuso. Il brano comincia lievemente con il tocco minimalista del piano mentre un battito cardiaco fa da sfondo, per poi salire d’intensità verso una celebrante affermazione polifonica e corale (“Se ti chiedessi ora, sarai il mio principe? Mi sento reale, come ti amo. C’è uno strano amore dentro che si sta facendo sempre più forte. Io sono chi sono. Noi siamo solo due uomini innamorati”).
Se da una parte l’ensemble orchestrale che costituisce il cuore degli Irrepressibles si autodefinisce “la ricca complessità della vita”, con Nude Jamie McDermott continua la sua ricerca per un amore esaltante, di fronte all’eterna lotta contro l’innata insicurezza e l’odio verso se stessi… “Perché, siamo venuti qui per guarire, perché vogliamo essere liberi, vogliamo essere”.
Gli Irrepressibles saranno in Italia ad aprile per due imperdibili date: mercoledì 3 presso la Sala Vanni a Firenze e giovedì 4 allo storico Piper di Roma. Info: www.ponderosa.it.